Nella prima parte una raccolta con oltre cinquanta contributi dei protagonisti dei fermenti culturali che agiscono nel quartiere o che si sono ispirati ad esso: da Paolo Di Paolo, che presenta l’intera opera, a Piero Pizzi Cannella, da Alberto Dambruoso a Franco Angeli e a Marina Ripa di Meana, da Ludovico Pratesi a Bruno Ceccobelli, da Luca Zevi a Marco Lodoli, da Vito e Lidia Riviello a Biagio Propato e Cony Ray, da Alessandro Portelli a Renzo Paris a Lucilla Galeazzi e molti altri.
Nella seconda parte un exursus originale e completo del vecchio e nuovo artigianato: da Said, la più antica fabbrica romana di cioccolato, a Palazzo Cerere, fucina d’artisti dalla scuola romana ad oggi, dalle Officine Ribersani alla Ghiseria Carnevali, produttrice delle fontanelle romane, dai Grammaroli, marmisti dal 1880, fino all’ex Fonderia Bastianelli, dove furono realizzati i cavalli in bronzo dell’altare della patria e alla fabbrica di ombrelloni Bellori, da r.e.m.o. di Giorgio Ceccotti al Papiro Art di Rosaria Scalzo.
Tessiture arcaiche e contemporanee sono intrecciate da Carlo Infante con urban experiences, piedi a terra e testa nel cloud e dalle “tessitrici di idee” Zajendo, Serena Tulli, Miriam Verdeccchi, Ambra Bernabò Silorata e Miriam B.
Il volume è completato da una narrazione dell’evoluzione sociologica del quartiere con particolare attenzione agli operai, parte centrale e propulsiva della comunità sanlorenzina dagli esordi agli anni settanta.
Inoltre vengono proposti articoli sui film che si sono ispirati al quartiere con le riflessioni critiche di Giorgio Gosetti e Steve della Casa e sulle attività culturali quali le librerie e i centri di animazione. Oltre cento immagini fotografiche accompagnano il testo.
